RTU-AILUX

RTU Delibera 540 Arera per comunicazioni con Terna

RTU-AILUX
Disponibile l’apparato RTU dedicato ai DSO Distributori per lo scambio di misure e stati, secondo delibera 540 Arera. L’unico protocollo di comunicazione da utilizzare è lo standard IEC61850, in relazione al canale di comunicazione dal campo (CCI) verso RTU Gateway, come previsto dall’allegato T della norma CEI016; mentre per le comunicazioni con Terna si utilizza lo standar IEC104. E’ onere di tutte le imprese distributrici, che non hanno rinunciato a favore di un DSO “terzo”, effettuare le attività di rilevazione e gestione dei dati oltre a realizzare e rendere operative le infrastrutture di comunicazione e i relativi canali di comunicazione necessari per dare attuazione alla regolazione dello scambio dati. Scegli AiLux Srl per adeguare la tua infrastruttura di scambio dati con Terna raccogliendo in modo sicuro e certificato i dati dei CCI Controllore Centrale Impianto installati presso ituoi produttori!
 
Autoconsumo-collettivo-Comunità-Energetiche-2022

Autoconsumo collettivo e Comunità Energetiche

Autoconsumo-collettivo-Comunità-Energetiche-2022

Giovedì 12 maggio ore 18.30, presso eXpertam,  l’hub delle consulenze, in Via Susa 15 a Cantù, parleremo di Autoconsumo Collettivo e Comunità Energetiche. A seguire ci sarà un rinfresco in cui potremo scambiarci idee e opinioni.

Di seguito gli argomenti di cui tratteremo:

  • Da consumer a prosumer a consumatore collettivo
  • La normativa: Come si realizzano le comunità di autoconsumo
  • Come funzionano le comunità di autoconsumo
  • Incentivi per l’energia condivisa
  • Componenti dell’impianto condiviso
  • Simulazione risultati di un impianto condiviso

L’evento fa parte di un mini ciclo di tre incontri realizzati in collaborazione con i professionisti di eXpertam.

Il digitale ha molti vantaggi, tranne quello di trasmettere la vera essenza della natura umana. Pertanto, abbiamo voluto realizzare 3 diversi eventi con 3 tematiche specifiche ma con un unico filo conduttore: le nuove energie e il loro impatto.

Le prossime date:

  • giovedì 16 giugno: La risposta della finanza ai cambiamenti climatici. Presentano: dott. Giorgio Confalonieri e Pierluigi Rumi – Fideuram Spa
  • giovedì 14 luglio: Incentivi fiscali in chiave green – Presenta: dott. commercialista Mauro Marelli – Studio Emme

Per motivi organizzativi si richiede la conferma della propria presenza! I posti sono limitati!

Per prenotare il tuo posto: c.masciadri@integra.co.it

Gas Radon

GAS RADON: SCADENZE 101/2020

Gas Radon

Integra ricorda la scadenza normativa del 27 agosto 2022 per la redazione della relazione della concentrazione Radon. Poichè le misurazioni dovranno avere durata di un anno, è necessario installare i rilevatori il prima possibile.

COS’È IL GAS RADON?

Il Radon è una sorgente di radiazioni naturali che rappresenta un pericolo per la salute. Necessario è il monitoraggio costante degli ambienti di lavoro al fine di agire efficacemente sulla prevenzione del rischio stesso.

IL NUOVO DECRETO LEGISLATIVO 101/2020

Il decreto introduce nel sistema regolatorio di radioprotezione diverse novità per quanto concerne la protezione dall’esposizione alle sorgenti naturali di radiazioni ionizzanti, approfondendo il quadro regolatorio che era stato introdotto con il decreto legislativo 230/1995 e successivamente con il decreto legislativo 241/2000.

Il D.Lgs 101/2020 ha indicato come obbligo del datore di lavoro, la misurazione della concentrazione media annua di attività di radon in aria qualora vi sia la presenza di:

◉ luoghi di lavoro sotterranei
◉ luoghi di lavoro in locali semi sotterranei o situati al piano terra, localizzati in aree di cui all’articolo 11 ovvero in aree considerate prioritarie stabilite a livello regionale che verranno a breve definite da Regione Lombardia
specifiche tipologie di luoghi di lavoro identificate nel Piano nazionale d’azione radon di cui all’articolo 19
◉ stabilimenti termali.

Nel caso in cui la concentrazione media annua di attività del Radon non superi il livello di riferimento indicato nell’art. 12, il Datore di Lavoro deve elaborare e conservare, per otto anni, un documento contenente l’esito delle misurazioni. Tale documento costituisce parte integrante del documento di valutazione del rischio.
Il Datore di Lavoro ripete le misurazioni ogni otto anni, o ogni qualvolta si effettuano interventi che comportano lavori strutturali a livello dell’attacco a terra e interventi volti a migliorare l’isolamento termico.

Nel caso in cui la concentrazione media annua di attività di Radon in aria supera il livello di riferimento, il Datore di lavoro deve adottare misure correttive intese a ridurre la concentrazione al livello più basso ragionevolmente ottenibile. Queste misure devono essere completate entro 2 anni dal rilascio della relazione tecnica e sono verificate, sotto il profilo dell’efficacia, attraverso nuove misurazioni. Il Datore di Lavoro deve garantire il mantenimento nel tempo delle misure correttive e ripetere le misurazioni con cadenza quadriennale.

Qualora, nonostante l’adozione delle misure correttive, la concentrazione media annua di Radon resti superiore al livello di riferimento, il Datore di Lavoro, avvalendosi dell’esperto di radioprotezione, effettua la valutazione delle dosi efficaci annue o delle corrispondenti esposizioni integrate annue. Nel caso in cui i risultati siano inferiori ai valori indicati all’articolo 12, il datore di lavoro tiene sotto controllo le dosi efficaci o le esposizioni dei lavoratori fintanto che ulteriori misure correttive non riducano la concentrazione media annua di attività di radon in aria al livello di riferimento. Il datore di lavoro deve conservare i risultati per un periodo non inferiore a dieci anni.

Nel caso in cui i risultati della valutazione siano superiori ai valori indicati all’articolo 12, il Datore di lavoro adotta i provvedimenti previsti dal Titolo XI che descrive le disposizioni che vengono applicate all’esposizione dei lavoratori, gli obblighi dei datori di lavoro, dirigenti e preposti, gli obblighi dei lavoratori e l’ottimizzazione della protezione, tramite provvedimenti e misure relativi al rispetto dei limiti di dose e alle condizioni di esposizione.

Per maggiori informazioni:

info@integra.co.it

031 333 88 84

20anni

OGGI FESTEGGIAMO 20 ANNI DI ATTIVITA’: GRAZIE DI AVERCI SCELTO

20 anni fa, proprio il 22 giugno del 2001, è nata Integra. Oggi festeggiamo un importante traguardo.

Sono stati 20 anni di crescita, di sfide, di successi ma anche di momenti difficili e di preoccupazione.

Da piccolo ufficio con un organico di 2-3 dipendenti, alla sede in Via Lecco 5/E ad Erba con un team di 20 persone. Da azienda specializzata nel monitoraggio ambientale per le amministrazioni comunali ad azienda multidisciplinare che si occupa di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro, di corsi di formazione, di energia rinnovabile, progettando e installando impianti fotovoltaici, di rivendita di contatori per la misura fiscale di elettricità, diventando rivenditori ufficiali per l’Italia del marchio Itron, di vendita di biciclette a pedalata assistita e moto elettriche.

Nel mezzo di questi cambiamenti tanti momenti di gioia come quando abbiamo potuto riunire il personale tutto insieme, prima diviso in due uffici; tutti i compleanni del nostro team festeggiati insieme; i pranzi di Natale e tanti altri momenti. In 20 anni abbiamo visto crescere molti dei nostri collaboratori che in questi anni sono andati a vivere da soli, si sono sposati, hanno avuto figli, hanno raggiunto importanti traguardi personali e professionali.

Diversi, però, anche i momenti di preoccupazione. Consapevoli che tutti i nostri collaboratori erano e sono tutt’ora una risorsa fondamentale, abbiamo sempre affrontato i periodi di crisi come nuove sfide ed opportunità. La grande dinamicità aziendale ci ha sempre permesso di adeguarci al mercato, ristrutturarci e introdurre cambiamenti importanti, non da ultimo il lavoro agile che da oltre 1 anno coinvolge oltre il 50 % del personale aziendale.

In questo giorno così importante un grande grazie lo rivolgiamo a voi che ci avete scelto e che continuate a scegliere la nostra professionalità ogni giorno.

Un grazie speciale lo rivolgiamo anche al nostro team, senza il quale oggi Integra non sarebbe la bella azienda che è: Luciano, Roberto, Sergio, Daniele, Paola, Kenneth, Maria Francesca, Ivan, Diego, Paola, Giorgio, Rosaria, Alessandra, Stefano, Alberto, Clarissa, Francesco, Paolo, Samuele, Francesco, Marcello e Davide.

Non ci resta che augurarci altri anni di crescita, di soddisfazioni e di cambiamenti positivi.

20 anni
enel

Come effettuare una voltura luce Enel e il trasferimento di proprietà di un impianto fotovoltaico?

enel

Quando si cambia casa tra le moltissime cose a cui pensare ci sono senza dubbio le forniture di gas ed energia elettrica, indispensabili per la vita di tutti i giorni e il trasferimento di titolarità/proprietà dell’impianto fotovoltaico in caso fosse presente.

Per quanto riguarda le forniture di gas ed energia elettrica, soprattutto se si acquista un immobile precedentemente abitato è possibile snellire il processo di richiesta del servizio, optando per la voltura Enel.

A differenza dell’allaccio, che può richiedere un procedimento più complesso e tempistiche più lunghe, la voltura Enel è rapida e semplice. Infatti grazie a questo meccanismo si può modificare l’intestatario del contratto senza però interrompere l’erogazione del servizio. Ecco maggiori dettagli sull’argomento.

Voltura Enel: cos’è

Come anticipato, la voltura Enel luce è un procedimento che viene utilizzato nei casi in cui l’utenza sia ancora attiva e non si voglia interrompere. Le situazioni in cui è necessaria questa procedura sono molte, ma la più semplice di tutte è quando ci si trasferisce in un’abitazione in affitto, dove sono già presenti energia elettrica o altre forniture come il gas.

Difatti in questo caso sarebbe sconveniente recedere dal contratto, interrompere la chiusura e aprire un nuovo iter: non solo le tempistiche si allungherebbero ma aumenterebbero anche gli oneri. Invece optando per la voltura si possono ridurre i costi che potrebbero esserci con un nuovo allaccio o un subentro.

Come richiedere la voltura Enel luce

Per richiedere la voltura Enel Energia Luce è possibile inoltrare la richiesta in diverse modalità. Sicuramente tra le più utilizzate c’è l’accesso al sito ufficiale, attraverso il quale si può attivare il preventivo all’interno della sezione “Il tuo contratto“.

Inoltre una modalità ancora molto utilizzata è quella dell’attivazione telefonica. Enel mette a disposizione degli utenti un numero verde dedicato all’assistenza clienti, che può essere utilizzato per avviare la voltura.

Infine ci si può recare presso uno sportello Enel in un negozio specializzato in servizi per l’energia. Tuttavia se si hanno dubbi su quale sia lo sportello più vicino a casa è disponibile la lista sul sito.

I documenti per la voltura Enel

I documenti per la voltura Enel sono indispensabili per avviare il procedimento correttamente. Infatti a prescindere dalla modalità scelta, sono diversi i dati e le informazioni indispensabili per effettuare la richiesta. Tra questi ci sono:

  • un documento d’identità valido e il codice fiscale
  • il nuovo indirizzo del precedente intestatario per eventuali comunicazioni
  • il codice POD e PDR, quindi il numero dell’utenza ed eventualmente del gas
  • codice cliente
  • indirizzo dove si effettua la fornitura
  • recapito telefonico e indirizzo email per la bolletta digitale
  • metodo di pagamento, come coordinate bancarie per l’addebito automatico

Altre informazioni sulla voltura Enel

Tra le altre informazioni sulla voltura Enel luce da sapere ci sono i costi, composti da elementi fissi e variabili. Il costo fisso del cambio dell’intestatario di Enel è di 70 euro più IVA (che è del 10% per i privati e del 22% per le aziende e le partite IVA). Tuttavia se si sceglie un’offerta con regime di maggior tutela il prezzo della richiesta è rappresentato da:

  • gli oneri amministrativi di 25,51 euro
  • un contributo fisso di 23 euro
  • l’imposta di bollo di 16 euro

Per ulteriori info sulla trasparenza aziendale, sulla tutela del consumatore e altri dettagli del settore energia sono disponibili diversi contenuti a questo link.

Trasferimento di titolarità/proprietà dell’impianto fotovoltaico

L’acquisto di una casa su cui è installato un impianto fotovoltaico comporta la variazione della titolarità dell’impianto stesso. La variazione deve essere comunicata al GSE (Gestore dei Servizi Energetici) attraverso delle modalità precise, previa procedura di trasferimento di titolarità effettuata sul portale Terna Gaudì.

L’operatore dovrà fornire al GSE la documentazione (in lingua italiana) attestante il trasferimento della titolarità tramite procedura telematica ove previsto dagli applicativi (Conto Energia, Scambio Sul Posto), tramite e-mail (Certificati Bianchi). Il cambio di titolarità si intenderà accettato solo a seguito di espressa comunicazione da parte del GSE a mezzo e-mail.

La procedura telematica di richiesta di trasferimento di titolarità può essere effettuata se la convenzione di trova in stato Attiva” (disponibile anche in stato “Chiusa” o “Da Emettere” solo per alcune convenzioni). Per poterla effettuare il subentrante dovrà innanzitutto registrarsi sul portare del GSE e seguire le istruzioni presenti, caricando le informazioni richieste sull’impianto.

Ci sono diverse procedure da seguire in base alle convenzioni presenti sull’impianto fotovoltaico (es. Conto Energia, Scambio sul posto,…). Per approfondimenti e per individuare la procedura corretta in base alle vostre convenzioni vi invitiamo a visitare il sito del GSE e a scaricare il Manuale Utente per la Richiesta di Trasferimento della Titolarità.

Integra è a disposizione per fornirvi supporto per la gestione delle pratiche di cambio titolarità del vostro impianto fotovoltaico.

Autoconsumo collettivo

AUTOCONSUMO COLLETTIVO PER I CONDOMINI

AutoconsumoCollettivo

Cosa si intende per autoconsumo collettivo

L’autoconsumo collettivo consente alle utenze di un condominio di produrre, utilizzare, immagazzinare e vendere l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico comune.

Con la delibera n.318/2020/R/eel dell’ ARERA  viene ammesso l’autoconsumo collettivo nello stesso edificio o condominio, incluse villette a schiera e supercondomini.

Come si costruisce una comunità di autoconsumo

Integra Srl è in grado di supportarvi durante tutte le fasi della creazione di una comunità di autoconsumo.

Di seguito riportiamo i passaggi per la sua creazione:

  • identificazione dei soggetti interessati nello stesso edificio (questo presuppone dunque che potrebbero esserci dei soggetti che non siano interessati)
  • nomina di un referente (amministratore del condominio o un soggetto terzo);
  • realizzazione uno o più impianti condivisi. Integra è in grado di supportarvi nella progettazione e nella realizzazione degli impianti di produzione. Per la creazione di un impianto condiviso saranno necessari: moduli fotovoltaici, inverter, batterie, contatore fiscale di produzione (E-dist) e sub-contatori per tutte le utenze con una funzione di somma dei consumi istantanei. Integra Srl, grazie alla sua esperienza nell’ambito delle energie rinnovabili, vi indirizzerà verso la scelta migliore dei componenti necessari;
  • ricevimento degli incentivi. La modalità di ricevimento degli incentivi è in questo momento oggetto di modifica in Parlamento. Inizialmente si pensava a un incentivo attribuito a fine anno in un’unica soluzione al referente il quale avrebbe poi avuto il compito di suddividerlo tra i partecipanti. In Parlamento si sta attualmente discutendo sulla possibilità di riconoscere ai partecipanti dell’autoconsumo collettivo uno sconto direttamente in bolletta.

Incentivi per l’energia condivisa

Il MISE ha annunciato che per le configurazioni di autoconsumo collettivo ci saranno i seguenti incentivi:

100 € per MWh autoprodotto e immediatamente consumato (tariffa fissa per 20 anni) a cui si aggiungono circa 9 €/MWh che riguardano la restituzione dei costi di sistema derivanti dalla condivisione, individuati da ARERA
40-50 €/MWh su tutta l’energia immessa.

Riportiamo di seguito un esempio pratico:

Ipotizziamo che l’impianto produca 24.00 kWh all’anno e che il consumo delle 20 famiglie sia 40.000 kWh/ all’anno. Ipotizziamo che l’autoconsumo istantaneo delle parti comuni sia 9.500 kWh/anno e che l’energia immessa in rete sia 14.500.

L’energia incentivata dal GSE sarà quella “condivisa” ovvero quella prodotta dall’impianto fotovoltaico, immessa nella rete pubblica e prelevata dalla rete da parte dei partecipanti all’autoconsumo collettivo contestualmente a quando viene prodotta, “al netto della sola energia elettrica prelevata” per la quale “non sono applicate le componenti tariffarie di trasmissione e distribuzione”, come recita il decreto.

Avremo quindi i seguenti benefici:

– Valore esenzione ARERA 0,01 €/kWh: 14.575 x 0,01 = 146 euro
– Valore inventivo GSE 0,10 €/kWh: 14.575 x 0,10 = 1.458 euro
– Valore energia immessa in rete 0,05 €/kWh: 14.500 x 0,05 = 725 euro

Il ricavo annuo sarà di 4.323 € (come da indicazione della tabella)

Cumulabilità con il Superbonus 110%

L’incentivo è cumulabile, nei limiti di legge, con le agevolazioni del Superbonus 110%. La realizzazione di impianti fotovoltaici per i condomini può beneficiare del bonus 110% per i primi 20 Kw mentre per quelli in eccesso (ricordiamo che il limite sono impianti di 200 kW), si applica la detrazione del 50%.

Aggiornamenti

29/11/2021: le direttive Mercato Elettrico e RED II sono state recentemente approvate dal parlamento, ma non ancora pubblicate in Gazzetta Ufficiale.

Cosa possiamo fare per il tuo condominio?

Contattaci per maggiori informazioni:
031 333 88 84
info@integra.co.it

Per sapere di più sull’autoconsumo collettivo, guarda il nostro webinar!

Ecobonus 2020 Moto elettriche

ECOBONUS 2020 – Mobilità sostenibile – Moto Elettriche

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha previsto anche per il 2020 un Ecobonus per l’acquisto di moto e scooter elettrici o ibridi.

Gli incentivi sono stati rimodulati dal Decreto Rilancio e prevedono:

30% di contributo rispetto al prezzo d’acquisto fino a massimo 3.000 euro senza rottamazione;

40% di contributo rispetto al prezzo d’acquisto fino a massimo 4.000 euro con rottamazione.

Specifichiamo che, per la rottamazione, la moto o il ciclomotore deve essere intestato da almeno 12 mesi allo stesso soggetto intestatario del nuovo veicolo o ad uno dei familiari conviventi ed essere omologato alle classi Euro 0,1,2,3.

Sulla piattaforma del MISE è possibile trovare tutte le informazioni in merito alla situazione dei Fondi, per seguire in tempo reale la disponibilità finanziaria del bonus.

Non indifferente la portata del provvedimento che ha, prima tra tutte, una finalità ambientale, integrandosi con la vigente normativa europea sulla qualità dell’aria e dell’ambiente.

Come ottenere l’ecobonus

L’ecobonus deve essere richiesto attraverso la piattaforma sul sito del MISE da un rivenditore, che si occuperà della gestione di tutta la parte burocratica relativa al caricamento di tutti i documenti necessari al fine di accedere al bonus.

Perché scegliere una moto elettrica?

Scegliere una moto elettrica al posto di una a motore termico determina numerosi vantaggi tra i quali sicuramente il risparmio economico derivante da:

– premio assicurativo RC ridotto
– assenza di bollo da pagare
– costi ridotti per la ricarica delle batterie, ben lontane dai costi della benzina
– minori interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Accanto ai vantaggi economici, il vantaggio di contribuire alla sostenibilità con zero emissioni.

Noi di Integra, punto di riferimento per le moto elettriche Vmoto Super Soco nelle province di Como, Lecco e Sondrio, siamo in grado di occuparci di tutte le pratiche relative all’Ecobonus.

Per maggiori informazioni contattare Roberto Giovenzana:
347 7823605
r.giovenzana@integra.co.it

FitosanitariAnteprima

Corso di formazione per l’abilitazione all’utilizzo dei prodotti fitosanitari

Come novità corsi per l’anno 2020, abbiamo predisposto un percorso formativo per l’abilitazione all’utilizzo dei fitosanitari.

Il corso è rivolto agli operatori del settore che utilizzato fitosanitari ovvero “preparati contenenti una o più sostanze attive, destinate a proteggere i vegetali o i prodotti vegetali da tutti gli organismi nocivi o a prevenirne gli effetti;  influire sui processi vitali dei vegetali, senza peraltro fungere da fertilizzanti;  conservare i prodotti vegetali, sempre ché se tali sostanze o prodotti non siano disciplinati da disposizioni speciali in materia di conservanti; eliminare o controllare l’accrescimento delle piante indesiderate o infestanti” (Definizione tratta dall’Istituto Superiore di Sanità).

Il corso di formazione ha l’obiettivo di responsabilizzare l’utilizzatore, di formarlo e informarlo sugli effetti indesiderati che questi prodotti possono avere sulla salute dell’uomo e sull’ambiente. In merito, l’Italia ha adottato un Piano di Azione Nazionale (PAN) e Regione Lombardia ha redatto poi un Piano di Azione Regionale (PAR) in cui vengono identificati obiettivi, misure, tempi e indicatori per la riduzione dei rischi e degli impatti che derivano dall’uso di prodotti sanitari. Per approfondimenti vi invitiamo a visitare il sito di Regione Lombardia.

Il corso di formazione e aggiornamento inizierà in data 20 ottobre 2020 presso la nostra sede in Via Lecco 5/E a Erba. Al superamento dell’esame verrà rilasciato un attestato di abilitazione secondo il modello previsto da Regione Lombardia.

Durante il corso verranno approfonditi i seguenti argomenti:

I prodotti fitosanitari
Legislazione nazionale e comunitaria relativa a: prodotti sanitati e lotta obbligatoria contro gli organismi nocivi- Pericoli e rischi per l’ambiente, operatori, residenti e popolazione, gruppi vulnerabili
– Difesa a basso apporto di prodotti fitosanitari
Stoccaggio, manipolazione e tracciabilità dell’uso dei prodotti fitosanitari
– Attrezzature
per l’applicazione dei prodotti fitosanitari
– Uso dei prodotti fitosanitari e tutela del comparto idrico
– Uso dei prodotti fitosanitari e tutela delle aree protette

Per iscrizioni e informazioni contattare Maria Francesca:
031.333.88.84
corsi@integra.co.it

Swemet-Analisi-reti-PLC-Miniatura

Analisi delle reti PLC: collaborazione con l’azienda svedese SweMet

Abbiamo avviato una collaborazione tecnico/commerciale con l’azienda svedese SweMet, grazie alla quale possiamo proporre la strumentazione necessaria per la risoluzione dei problemi ed il monitoraggio delle reti elettriche intelligenti (Smart Grids) che utilizzano come vettore di comunicazione l’onda convogliata (PLC, Power Line Carrier).

SweMet vanta una notevole esperienza nell’analisi delle reti di comunicazione ad onda convogliata, e, già dagli anni ’90 fornisce la strumentazione e una preziosa collaborazione per identificare i disturbi nelle reti PLC.

Siamo in grado di proporre:

MFA 500: strumento di CAT IV per la comunicazione PLC a banda stretta; monitora ciò che avviene nella gamma da 3 a 500 kHz su singola fase e viene utilizzato con il software MFAViewer. Grazie a questo strumento è possibile individuare disturbi e interferenze che si verificano a frequenza prossima a quella del segnale.

MFA 600: monitora ciò che avviene nella gamma di frequenza 3- 150 kHz per tutte e 3 le fasi, con funzionalità di data logger e tramite il supporto del SW MFAViewer.  Qualora si verifichino interruzioni della comunicazione sulla rete PLC è possibile acquisire il dato temporale, pianificando le attività sull’impianto.

Con la strumentazione e l’esperienza di SweMet, possiamo contribuire ad ottimizzare i tempi di raccolta dei dati nei vostri sistemi, estendendo ed adattando l’infrastruttura alle mutevoli necessità.

Per ulteriori informazioni visitate la pagina del nostro sito dedicata alla collaborazione con SweMet.

Il nostro servizio vendite è a vostra disposizione per dubbi o domande:

Luciano Brunelli
l.brunelli@integra.co.it
345 4743168


smart working coronavirus

Emergenza Coronavirus – DPCM 8/03/2020

smart working coronavirus

Linee guida per le aziende

A seguito del nuovo Decreto sull’emergenza Coronavirus, anche noi di Integra abbiamo attivato lo smart working per tutti i dipendenti con possibilità di svolgere le proprie mansioni in modalità telelavoro e stiamo attuando delle misure preventive volte alla limitazione della diffusione del Covid-19.

Cosa fare in questa situazione di emergenza?

  • Attenersi alle misure di prevenzione e igiene indicate da Regione Lombardia;
  • Attivare lo smart working qualora possibile;
  • Ridurre gli spostamenti del vostro personale, posticipando a data da destinarsi sopralluoghi, interventi e appuntamenti se non assolutamente necessari;
  • Consegnare ai dipendenti che necessariamente devono effettuare degli spostamenti, un documento che giustifichi gli spostamenti stessi in caso di controllo (da redigere anche per lo spostamento abitazione-lavoro);
  • Indossare mascherine e guanti durante gli spostamenti di più persone con lo stesso mezzo. Vi ricordiamo che esistono diverse mascherine in commercio e che hanno una durata temporale limitata e per questo vi consigliamo di leggere attentamente le istruzioni. Le mascherine possono essere reperite da aziende di forniture antinfortunistiche colorifici, ferramenta, ecc
  • Continuare ad usare gli spogliatoi, qualora l’azienda ne disponga, e gli spazi comuni limitando gli accessi contemporanei dei dipendenti per garantire il metro di distanza.

 

Vi ricordiamo che non è necessario nessun aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) ma vi consigliamo di allegare al documento le disposizioni di sicurezza indicate da Regione Lombardia, oltre che di fornire una copia delle disposizioni stesse ai vostri dipendenti.

Ai nostri clienti ricordiamo che i corsi di formazione organizzati presso la nostra sede verranno trasformati in formazione a distanza qualora il corso lo permetta. Vi avviseremo tempestivamente in merito a tempistiche e modalità di accesso e partecipazione. Continuiamo a erogare corsi di formazione in modalità e-learning. I sopralluoghi non necessari saranno effettuati appena l’emergenza Coronavirus rientrerà ma il nostro Team rimane a vostra disposizione per qualsiasi esigenza.

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